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Piazza Papa Giovanni XXIII, 74123 Taranto TA
Costruita, probabilmente nella seconda metà del 1500 sui resti o integrando un precedente edificio dedicato a Santa Maria della Misericordia, la Chiesa del Carmine di Taranto è senza dubbio una delle chiese più famose della Città dei Due Mari.
Rimaneggiata più volte ed adeguata alle tendenze artistiche del tempo, attualmente si presenta impreziosita da un peculiare gusto neoclassico databile al primo trentennio del novecento.
La facciata principale si caratterizza per le linee severe ingentilite da capitelli figurati e nicchie vuote disposte a coppie sovrapposte.
Lungo la trabeazione è facilmente leggibile la dedicazione alla Madonna del Carmine, mentre al di sopra si eleva una maestosa edicola quadrangolare al centro della quale è posto lo stemma dell’Arcivescovo Ferdinando Bernardi (1935-1962).
Il prospetto rivolto verso Piazza della Vittoria è ingentilito dalla presenza di una fila di quattro finestre circolari, un balcone per le benedizioni ed una inusuale torre campanaria decorata da statue di angeli. Un ulteriore elemento di unicità, davvero molto raro da riscontrare in altri contesti, è la presenza di una serie di locali commerciali alloggiati al piano strada ed affacciati su Via D’Aquino.
L’interno, a croce latina, con una piccola cupola all’incrocio dei bracci è ad unica navata lungo la quale si aprono due piccole cappelle laterali e le nicchie nelle quali sono conservati i simulacri che compongono la processione dei Misteri del Venerdì Santo.
All’interno di una piccola cappella, sul lato destro, è conservato un frammento di colonna sul quale, secondo la tradizione San Pietro avrebbe celebrato una sorta di Eucarestia durante la sua permanenza in città come attesta un’epigrafe voluta nel 1651 dall’arcivescovo Caracciolo e posta sulla nicchia insieme ad un’icona raffigurante il Santo.
Questa preziosa, quanto discussa reliquia, era originariamente conservata all’interno della chiesa di San Pietro della Porta demolita nel 1577 per favorire un ulteriore allargamento di quello che sarebbe poi divenuto il Canale Navigabile.
Trovano posto nel transetto una serie di dipinti di pregevole fattura tra i quali è certamente notevole la “Maddalena dei Pazzi” di Paolo De Matteis.
All’interno della chiesa, sono conservati i simulacri che compongono la famosa Processione dei Misteri del Venerdì Santo Tarantino.
Delle molte che compongono il ricco corpus statuario, le uniche oggetto della quotidiana venerazione dei fedeli sono quella della Madonna Addolorata e quella del Gesù Morto, entrambe di scuola napoletana del 1700 e donate dalla nobile famiglia Calò alla Confraternita del Carmine perché perpetuasse la tradizione della Processione che era stata da loro introdotta a Taranto.
Il ricco e certamente pregevole gruppo di statue che compone la processione è impreziosito dallo splendido Cristo all’Orto del Sacquegna e da tre statue (Ecce Homo, Cristo alla Colonna e la Cascata) a firma di Giuseppe Manzo (1849 – 1942) definito il “Michelangelo della Cartapesta” e consegnate personalmente dall’artista nel 1901.
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Telefono
099 9943359
carmine@diocesi.taranto.it
Orari
Lunedi: | 08.30 – 12.00 / 16.30 - 19.30 |
Martedi: | 08.30 – 12.00 / 16.30 - 19.30 |
Mercoledi: | 08.30 – 12.00 / 16.30 - 19.30 |
Giovedi: | 08.30 – 12.00 / 16.30 - 19.30 |
Venerdi: | 08.30 – 12.00 / 16.30 - 19.30 |
Sabato: | 08.30 – 12.00 / 16.30 - 19.30 |
Domenica: | 08.30 – 12.00 / 16.30 - 19.30 |
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