Monumento al Marinaio

Realizzato da Vittorio Di Cobertaldo nel 1974, il Monumento al Marinaio di Taranto è fosse uno tra i luoghi più iconici della Città dei Due Mari.

L’opera in metallo, alta ben sette metri (senza il piedistallo), raffigura una coppia di marinai, con il tipico cappello levato nell’atto di salutare simbolicamente l’arrivo o la partenza delle navi in transito nel Canale Navigabile.

L’opera, commissionata dall’Ammiraglio Angelo Iachino (una delle personalità militari italiane più illustri e controverse della seconda guerra mondiale), si rivolge alla rada di Mar Grande, teatro della tragica battaglia della “Notte di Taranto” (11-12 Novembre 1940), durate la quale la Marina Militare Italiana subì gravissime perdite in navi ed uomini a causa di un poderoso attacco della Royal Navy britannica, guidata dall’Ammiraglio Andrew Cunningham.

La poderosa e ben organizzata operazione bellica si risolse con una netta vittoria da parte della flotta britannica che sferrò un importante colpo alla compagine italiana e soprattutto alla reputazione militare del regime fascista.

Il siluramento ebbe inizio alle ore 23:00 circa, quando nel porto di Taranto si trovavano riunite navi da guerra, incrociatori pesanti e leggeri e diversi cacciatorpediniere e durò circa novanta minuti durante i quali furono sferrati diversi attacchi.

Il colpo forse più duro, soprattutto dal punto di vista simbolico, fu lo squarcio della fiancata sinistra della nave “Cavour” che, il giorno seguente, venne trovata riversa su un lato dai cittadini, che usciti dai rifugi, si affacciarono sul lungomare per vedere cosa fosse successo e raccogliere informazioni sulle condizioni dei militari.

Secondo una certa storiografia, la buona riuscita dell’attacco britannico fu supportata da un atto di tradimento da parte degli alti gradi della Regia Marina pronti a passare tra le fila alleate, ma al momento non esistono prove concrete che avvalorino questa tesi.

Questo triste episodio che ha visto protagonista Taranto non è forse tra i più noti della Seconda Guerra Mondiale, eppure segnò una svolta storica nel modo di condurre la guerra sul mare, dimostrando la supremazia dell’aviazione. Da allora, infatti, le portaerei divennero decisive nel delineare l’esito di uno scontro militare.

Il monumento ben si armonizza con la bellissima ringhiera istallata all’inizio del 1900 lungo la sponda del Canale Navigabile. Mai sostituita negli anni, reca al centro di ogni segmento una stella e lo stemma della Marina dei Savoia.